• 16/07/2014

“'I fuochi d'artificio per Don Cannizzaro e Crucitti hanno lo stesso sapore dell'inchino della Madonna ad Oppido Mamertino. La sentenza che ieri ha scatenato tanto entusiasmo non ha assolto Don Cannizzaro ma lo ha prosciolto perché è intervenuta la prescrizione.

La stessa sentenza ha condannato Crucitti a 4 anni: non è stato messo in carcere, ma soltanto perché si attende che la Cassazione si pronunci su un'altra condanna a 6 anni di reclusione. Che cosa c'è da festeggiare, allora?

La nostra vicinanza dobbiamo testimoniarla a chi ha sostenuto il peso di denunce difficili, che ha pagato con attentati e isolamento e che oggi è ancora più a rischio. Auspico che la DDA di Reggio Calabria e la Commissione Centrale prendano tempestivamente i provvedimenti più opportuni per assicurare protezione a chi oggi si trova più esposto. Auspico che il Governo faccia quel che deve per portare al più presto la Calabria a nuove elezioni regionali, con la speranza che possano essere un'occasione di rigenerazione profonda del rapporto tra Istituzioni e cittadini. La Calabria è il cuore dell'Italia”.

Lo ha dichiarato Davide Mattiello, componente commissione parlamentare Antimafia