• 14/12/2016

“E’ inammissibile che si produca in tutta Italia la nocciola delle Langhe meno che in Piemonte. Il Ministero delle Politiche agricole corregga questa follia”: è quanto dichiara il deputato Pd Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura che ha presentato sulla vicenda una interrogazione parlamentare.

“Il Dicastero ha infatti iscritto la denominazione ‘Tonda Gentile Langhe’ nel Registro nazionale delle varietà di piante da frutto. Con questa iscrizione si possono commercializzare con tale nome anche le nocciole prodotte in altre parti d'Italia. In questo modo viene penalizzato il territorio di provenienza e i suoi coltivatori, che lavorano e investono da sempre sulla tutela e sulla valorizzazione della nocciola ‘Igp Piemonte’, che non presenta nel proprio disciplinare la parola ‘Langhe’ riferita ad oggi esclusivamente ad una tipologia di pianta e non ad un luogo di provenienza”.

“Questa situazione – continua il deputato Pd – sta inoltre favorendo tentativi di imitazione da parte di altri paesi europei, tra cui l’Olanda che, fin dal 2012, ha inserito nel registro nazionale tre varietà di nocciole con toponimi italiani tra cui proprio la ‘Tonda gentile trilobata delle Langhe’. L’Italia è il secondo produttore mondiale del settore e l’ambiguità creata finisce con il penalizzare un comparto fondamentale dell’economia nazionale e pimontese.

“Il Regolamento comunitario sui regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari parla chiaro e prevede che le denominazioni di origine non debbano essere in conflitto con nomi che inducano erroneamente il consumatore a pensare che prodotti siano originari di un altro territorio. Per questo è necessario che il Ministero intervenga subito per salvaguardare la tipicità della ‘Nocciola del Piemonte Igp’ sia riguardo alla produzione nazionale che estera, al fine di tutelare i produttori ed informare correttamente i consumatori”.