• 28/09/2016

 “Il provvedimento sugli Ogm assume una valenza politica rilevantissima se solo si ha presente la lunga lotta che il Parlamento ed il Governo italiano hanno condotto per vedere riconosciuta la possibilità di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul nostro territorio. Si tratta, quindi, di un provvedimento importante e di un successo per il nostro sistema Paese”. Lo dichiara Giuseppe Romanini, deputato del Partito democratico per commentare l’approvazione unanime del parere, da lui proposto, sul decreto legislativo che dà attuazione alla normativa europea che riconosce agli Stati membri la possibilità di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio e che consentirà di trasporre in sede nazionale quanto concordato in Europa e quindi regolamentare la coltivazione di Ogm in Italia.

“Il nostro Paese – spiega - fonda la propria eccellenza nella produzione agroalimentare. Essa si basa su di un intreccio inestricabile di competenze e di ‘saperi’ millenari, di cultivar e di tecniche di coltivazione particolari, di specifiche condizioni climatiche e morfologiche. Tutto ciò ha permesso all’Italia di vantare il primato europeo nelle produzioni di qualità e a marchio garantito e di poter e voler orgogliosamente tutelare la propria produzione agricola da contaminazioni accidentali di organismi geneticamente modificati”.

“Sulla base di puntuali motivazioni connesse con obiettivi di politica ambientale, pianificazione urbana e territoriale, uso del suolo, impatto socio-economico, esigenza di evitare la presenza di Ogm in altri prodotti, il Ministero delle Politiche Agricole potrà chiedere l’adeguamento dell’ambito geografico di autorizzazioned’intesa della Conferenza Stato-Regioni ottenendo, in questo modo un risultato uniforme e sollevando le singole regioni da una eccessiva responsabilità conseguente i divieti”, conclude.