• 31/03/2016

 “Con il contrasto alla contraffazione e con il piano olivicolo difendiamo e supportiamo una nuova stagione olivicola per l’Italia”. Lo ha dichiarato la deputata Susanna Cenni, capogruppo Pd in commissione d’indagine sul fenomeno della Contraffazione, commentando l’approvazione in aula della risoluzione Pd, prima firma Mongiello, durante il seguito della discussione sulla relazione contraffazione nel settore dell’olio, già approvata in commissione, che ha avuto il parere favorevole del Governo.

 “La commissione d’indagine sulla contraffazione – prosegue -  ha svolto un ottimo lavoro anche grazie al contributo di procure molto attive, delle forze dell’ordine, di produttori attenti a qualità ed eccellenze. L'intero sistema olivicolo oleario italiano deve essere curato, gestito, controllato e promosso in maniera specifica, così come avviene per altri settori di eccellenza italiana del comparto agricolo, quali il vino e la viticoltura. Nella risoluzione, tra le altre cose, si sottolinea come i controlli «a valle», a campione, sul prodotto finito e imbottigliato risultino oggi sostanzialmente inefficaci ; di come in sede di ricerca scientifica occorra individuare metodi di analisi ufficiali, in grado di rilevare eventuali trattamenti termici, di deodorazione e di raffinazione degli olii non extravergine effettuati da aziende che operino illecitamente per trasformare tali olii in olio extravergine;  della necessità di una sorta di libro genealogico dell'olivo che consentirebbe di evidenziare immediatamente una sovrapproduzione, che non sarebbe giustificabile, se non con il ricorso ad approvvigionamenti di materia prima di provenienza straniera”.

“ Dobbiamo - spiega Cenni - accrescere i controlli,  applicare pienamente la legge salva olio, la tracciabilità, le nuove tecnologie, per contrastare frodi e contraffazioni nel settore olivicolo, un settore fondamentale per prestigio, qualità, fatturato e valore paesaggistico.   L’Italia olivicola  ha vissuto anni difficili per fattori climatici,  per il dramma Xylella, per la competizione molto forte con soggetti che hanno svolto politiche aggressive di acquisizione di grandi marchi italiani. Oggi le scelte del governo a sostegno del settore, con il piano olivicolo, possono supportare una importante inversione di tendenza, per accrescere la produzione nazionale, la qualità e la tracciabilità del prodotto”.