• 23/12/2014

“La crisi olivicola entra nell’agenda del Governo grazie all’iniziativa del ministro Martina che ha deciso di convocare tutti gli attori economici ed istituzionali per definire una strategia d’intervento utile a fronteggiare l’emergenza ed a programmare il futuro. Agli atti della Camera c’è la mozione firmata da oltre 70 deputati che indica un percorso possibile: l’adozione del Piano Olivicolo Nazionale. Nel documento si prevede lo stanziamento di 90 milioni per la costituzione di un fondo di rotazione destinato a finanziare gli investimenti per il risanamento tecnico-colturale e varietale e la riorganizzare della rete di commercializzazione. Il modello da mutuare è quello del Piano agrumi attivato tra il ’99 e il 2003, con il placet dell’Unione Europea, per incrementare le superfici coltivate e aumentare le varietà prodotte. L’obiettivo è il miglioramento complessivo della qualità dell’olio Made in Italy; dobbiamo produrre più e meglio. Il Piano Olivicolo Nazionale, infatti, avrebbe anche un positivo impatto sull’equilibrio ambientale del Paese, giacché l’ulivo è una delle piante che più e meglio difendono il terreno dal dissesto idrogeologico. Mi auguro che il ministro Martina voglia tener conto di questo contributo e legittimare il ruolo del Parlamento nell’attività di concertazione economica ed istituzionale da cui dipende il futuro di uno degli alimenti che più e meglio identificano e caratterizzano l’Italia e la Dieta Mediterranea”. Lo dichiarano i deputati del Pd, Nicodemo Oliverio e Colomba Mongiello, rispettivamente capogruppo Pd e componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.