• 12/11/2015

“La minaccia all’olio di Puglia, l’oro verde, non arriva solo dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione ma anche dai predoni delle campagne: si registrano raid di squadre organizzate che in un’ora riescono a raccogliere oltre un quintale di olive. Quali misure intende adottare il governo per il rafforzamento della vigilanza da parte delle forze dell’ordine, per prevedere misure di sostegno fiscale per l’installazione di strumenti tecnologici , come ad esempio videocamere e sistemi di allarme, o detrazioni per le spese sostenute per pagare istituti di vigilanza privati?”. Lo chiede il deputato Pd Alberto Losacco in una interrogazione dove si legge: “Rapinare una cisterna piena di olio può fruttare anche oltre 200mila euro, tentativi di furti sono ripresi anche quest’anno, tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde, mentre altri si sono affidati ad istituti di vigilanza. Molti comuni sono corsi ai ripari predisponendo delle squadre di intervento per contrastare furti e riguardano le campagne di Bitonto, Andria, Barletta, Bisceglie, Minervino Murge, Ruvo, Palo del Colle, Terlizzi, Canosa, Molfetta, Noicattaro, Rutigliano, Conversano, Gioia Turi, Acquaviva, Sammichele, Casamassima, Locorotondo, Putignano, Castellana Grotte, Monopoli. Le olive rubate alimentano una filiera illegale nella quale si inseriscono grossisti spesso «improvvisati» che rivendono a prezzo maggiorato (anche 20 euro in più al quintale) ai frantoi del centro e nord Italia dove la produzione olivicola è stata scarsa per diversi fattori ma dove la richiesta di olio e la presenza di impianti di trasformazione è comunque alta”.

“Occorre dunque - conclude Alberto Losacco - rafforzare la vigilanza e la presenza delle forze dell’ordine anche utilizzando strumenti tecnologici”.