• 01/07/2016

“Per la settima volta nella storia delle Nazioni Unite, l’Italia sarà membro del Consiglio di Sicurezza. Attraversiamo una fase che richiede capacità di leadership  sui temi internazionali di più stretta attualità ed emergenza come la minaccia terroristica, l’instabilità, le grandi migrazioni e i cambiamenti climatici. Il nostro ritorno nell’organo a cui è affidata la responsabilità di mantenere la pace e la sicurezza nel mondo sarà per noi uno strumento rilevante per incidere positivamente sull’ordine internazionale. Avremo il seggio nell’anno in cui ospiteremo anche il vertice del G7, e ci impegneremo anzitutto per la stabilizzazione del Mediterraneo e per la ricostruzione delle comunità nazionali colpite dalle crisi. L’accordo siglato con i Paesi Bassi, negoziato parallelamente a Bruxelles e a New York dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni  con gli omologhi olandesi, è un’ulteriore dimostrazione dello spirito di unità e di cooperazione che ci lega ai nostri partner europei. Abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo internazionale senza dimenticare che apparteniamo a un’unione politica ed economica e siamo da tempo favorevoli a una riforma del Consiglio di Sicurezza che includa un seggio permanente per l’Unione europea. Mai come in questo momento, infatti, è necessario superare la logica degli egoismi nazionali, per consolidarci e rafforzarci come Unione,  a vantaggio della stabilità e dello sviluppo di tutto il pianeta”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo PD in commissione Esteri alla Camera dei Deputati.