• 06/08/2014

“Con l’approvazione del decreto sulla competitività, viene messo nero su bianco l’impegno del governo per il rilancio di Porto Marghera e per bloccare il processo delle dismissioni in un sito e in un settore che sono strategici per tutto il Paese”. Così il vice-presidente del gruppo del Pd alla Camera, Andrea Martella, annuncia l’inserimento e l’approvazione di un suo ordine del giorno, il cui testo diventa parte integrante del decreto sulla competitività che oggi ha ottenuto il via libera dall’aula di Montecitorio. L’ordine del giorno impegna il governo “a vigilare sulle intese raggiunte lo scorso 31 luglio (tra Eni e sindacati) e a porre in essere tutte le iniziative possibili finalizzate a rilanciare il sito industriale di Porto Marghera, nell’ambito del settore strategico della chimica verde, e al consolidamento dei livelli occupazionali”.

“Il messaggio – continua Martella - è senza equivoci: puntare su una nuova competitività di Porto Marghera, cosa che in questi giorni difficilissimi i sindacati e i lavoratori, ai quali diamo pieno sostegno, chiedono con forza. Ciò significa stabilire che Eni non può uscire dall’ambito della raffinazione, anche perché l'autonomia energetica europea non può fare a meno di un presidio italiano”.

“Significa che continuiamo a vigilare sulla realizzazione degli interventi per la bioraffineria e che soprattutto pretendiamo tempi rapidi e certi per il riavvio dell’impianto di cracking Versalis. Investire su Porto Marghera, non abbandonarla: questa è la strada che va percorsa fino in fondo”, conclude il vice-presidente del gruppo Pd alla Camera.