• 06/07/2016

“L’avvio del provvedimento normativo sul Codice dell’Amministrazione Digitale è di importanza strategica. Per questo motivo considero opportuno attivare un percorso di consultazione aperto a chiunque vorrà dare il proprio contributo”. Lo afferma Paolo Coppola, deputato del Pd nominato relatore della commissione Affari Costituzionali della Camera, che ha chiesto la collaborazione di quasi 200 soggetti della società civile, a partire da quanti hanno già partecipato al miglioramento dell’art. 1 della legge delega alla riforma del CAD.

“Ho chiesto di coordinare e supportare la consultazione a Fernanda Faini, Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici. Il metodo di lavoro prevede tre sottogruppi  tematici con referenti specifici e documenti condivisi online: “Identità e cittadinanza digitale, organizzazione, sistemi e servizi” (Monica Palmirani-CIRSFID), “Documenti informatici e digitalizzazione dei procedimenti amministrativi” (Andrea Caccia-UNINFO), “Dati e sistema pubblico di connettività” (Nello Iacono-Stati Generali dell’Innovazione). Nomi della società civile e strumenti semplici di utilizzo per un’operazione di reale “open government” agito.

I tempi per i lavori online sono serrati: le proposte devono giungere entro e non oltre lunedì 11 luglio. I documenti condivisi relativi ai tre gruppi sono già attivi e dopo qualche giorno sono già presenti proposte: il potere dell’intelligenza collettiva messa in azione. Ma i lavori non si esauriranno online. Dopo l’11 luglio sono previsti tre incontri presso la Camera, corrispondenti ai tre gruppi di lavoro, per discutere dal vivo le proposte avanzate. La Camera si apre così alla partecipazione e alla collaborazione della società civile su un testo, il Codice dell’amministrazione digitale, determinante per garantire diritti e cittadinanza digitale e assicurare la crescita, lo sviluppo e l’innovazione del Paese”.