• 12/06/2014

"Le dichiarazioni al tavolo della trattativa da parte del ministro Madia e le rassicurazioni avute ci portano a dire che non ci sara' nessuna differenza normativa tra dipendenti pubblici e privati per quanto riguarda il sistema pensionistico, cosa che per noi non sarebbe accettabile". Lo afferma il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano facendo riferimento alla bozza della P.a., escludendo cosi' l'ipotesi di prepensionamenti.

"Se per caso dovesse esserci qualche innovazione normativa sul piano previdenziale noi chiederemmo immediatamente l'estensione al settore privato. Del resto sulla  materia si impone una rigorosa regia tra i ministeri interessati".

"Le ricostruzioni giornalistiche sul decreto della Pubblica Amministrazione paiono, fortunatamente, prive di fondamento su alcuni punti essenziali: il primo e' quello relativo ai prepensionamenti dei dipendenti pubblici che vengono confusi con i 'trattenimenti in servizio'
che si riferiscono a lavoratori che hanno gia' maturato i requisiti della 'riforma' Fornero e che vorrebbero rimanere in attivita'. Se questa possibilita' viene abrogata si apre spazio, anche se limitato, per l'assunzione di giovani e non si tratta di prepensionamenti. Per noi, infatti, sarebbe inaccettabile una disparita' di trattamento previdenziale tra lavoratori pubblici e privati, soprattutto a fronte dallamancata soluzione del problema dei lavoratori esodati".