• 26/11/2016

"Secondo la Corte Costituzionale, per l’attuazione dei decreti legislativi previsti dalla legge delega sulla Pubblica Amministrazione, che stabilisce anche i nuovi criteri di selezione dei manager sanitari, non basta il parere della Conferenza Unificata, ma serve una vera e propria intesa della Stato Regioni, perché le materie trattate sono concorrenti".  Così Federico Gelli, deputato e responsabile Sanità del Partito democratico, ha commentato la sentenza della Consulta sulla riforma Madia.

"Tutto questo - continua - può essere però superato con la vittoria del Sì al referendum del prossimo 4 dicembre. In quel caso, infatti, entrerebbe in vigore il nuovo articolo 117 che modifica gli ambiti di intervento legislativo, lasciando alle Regioni la competenza solo su ‘programmazione e organizzazione dei servizi sanitari’, eliminando la materia concorrente. A quel punto il verdetto della Corte, almeno per la parte riguardante i manager delle sanità, potrebbe risultare superato. In questo modo al vertice delle Asl, delle Ao e degli Enti del Ssn potranno essere nominati solo soggetti che figurano all’interno di un Albo nazionale al quale si accede previa selezione pubblica". 

"Si lascerebbe così finalmente spazio alla meritocrazia allontanando la politica dalla scelta dei manager”, conclude.