• 23/02/2016

Quali iniziative il Governo intende assumere per evitare il ripetersi di episodi simili a quelli verificatosi all’Università di Bologna dove rappresentanti del Collettivo universitario autonomo (Cua), hanno contestato il professor Angelo Panebianco a causa di  un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera? Lo chiede  in un’interrogazione ai ministri della Pubblica Istruzione-Università e dell’Interno il deputato Pd Enzo Lattuca, dottorando di ricerca in diritto costituzionale all'Università di Bologna,  che spiega : “L’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 recita: ‘Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere’. Voglio anche  ricordare che  alcuni studenti partecipanti al corso hanno preso le difese del Prof. Panebianco, già  vittima di proteste simili, chiedendo ai manifestanti di consentire il regolare svolgimento della lezione. I manifestanti hanno poi annunciato altre contestazioni per l’inaugurazione dell’anno accademico il prossimo 29 febbraio”.

“ L’Università  - prosegue Lattuca - dovrebbe essere il luogo massimo per la libertà di espressione, e come stabilito dall’articolo 33 comma 1 della Carta Costituzionale ‘l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento’.  Pertanto simili episodi di intolleranza rischiano pericolosamente di riportare indietro le lancette della storia in anni in cui proprio Bologna è stata teatro di fortissime tensioni eversive. Il governo dunque – conclude il deputato  Pd - intervenga per assicurare il pieno ed effettivo diritto di libertà di espressione e di insegnamento al Prof Panebianco e per tutti coloro che sono vittime di aggressioni per la semplice manifestazione delle proprie opinion”.