• 15/03/2016

color:#454545">"Alla luce dei fatti di cronaca emersi ho scritto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Luca Lotti e alla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi affinché intervengano per fare chiarezza su quanto il campione Marco Pantani, e sua madre hanno sempre detto, ossia che Pantani fosse stato vittima di un raggiro ai suoi danni. Dobbiamo ristabilire onore e verità". Lo dichiara il deputato riminese del Pd, Tiziano Arlotti, che già nel 2014 era intervenuto sul caso.

 

"Nel 2014 - spiega Arlotti - in occasione del decimo anniversario dalla tragica fine di Marco Pantani avevo interrogato il Governo e chiesto a Rosy Bindi di attivarsi per ascoltare i Pm che avevano raccolto dichiarazioni da cui traspariva che a Madonna di Campiglio il campione fu ingiustamente fermato a causa di un cambio di provette legato ad interessi nel campo delle scommesse della camorra. Oggi color:#454545"> quell'episodio è stato dichiarato credibile dai magistrati e quindi rinnovo la mia richiesta di intervento alla Bindi, dato che la vicenda sta assumendo contorni inquietanti visto la tragica scomparsa di Pantani e considerando che lo stesso Pantani ha sempre sostenuto di essere stato vittima di un complotto alle sue spalle".

 

"Analogamente chiedo a Lotti di attivarsi nei confronti del Coni e dell’Uci per  color:#454545"> ristabilire la verità storica anche dal punto di vista sportivo, riassegnando o co-assegnando il titolo del Giro d’Italia a Marco Pantani in occasione della prossima edizione che prenderà il via a Maggio. Credo che, anche se postumo, sarebbe onesto venisse attribuita al campione la vittoria, ancorché simbolica ma che stava dominando, del Giro d'Italia del 1999", conclude il deputato riminese.