• 09/12/2016

Istituzioni possono rendere Italia più semplice e competitiva

“Il risultato referendario non ci obbliga all'immobilismo. La personalità politica che riceverà l'incarico di formare un nuovo Governo di garanzia, per i cittadini e le Istituzioni, dovrà confrontarsi con l'ordinaria amministrazione che nei prossimi mesi sarà connotata da eventi di straordinaria importanza per l'Italia. Avrà inoltre l'onere di promuovere i primi passi per ricostruire quella tela di riforme, semplificazione e fiducia nelle Istituzioni di cui il Paese ha bisogno. Un primo passo potrebbe essere quello di sollecitare i Presidenti di Camera e Senato a riprendere, e concludere, l'esame della riforma dei rispettivi Regolamenti”. lo dichiara Gea Schirò, deputata del Partito Democratico. “Con la prospettiva referendaria i lavori erano stati sospesi per fair play istituzionale, così come, per lo stesso motivo, il Presidente della Repubblica non ha colmato i vuoti tra i Senatori a vita.  Rimettere rapidamente mano a questa riforma – spiega la deputata Dem - potrebbe fare la differenza: si potrebbe intervenire sulla rapidità delle votazioni che sono solo la ratifica del lavoro di Commissione,  sui tempi della fiducia alla Camera, sullo studio veloce delle leggi di proposta parlamentare e molti altri dettagli. Certamente questo lavoro non avrebbe incisività sulla rapidità di lavoro delle Regioni e, di certo, permangono tutti i disagi di una legislazione disomogenea che aumenta le difficoltà di un'Italia a due velocità. Sarebbe, però, un segnale ai cittadini della volontà di continuare a cercare la strada di riforme condivise e utili alla ripresa”.

“Non sarà stata una campagna esacerbata da toni sbagliati a farci dimenticare che – conclude Schirò - la vocazione di questa legislatura è quella di dovere portare l'Italia ad essere un Paese più semplice e competitivo”.

Roma, 9 dicembre 2016