• 28/10/2015

“Alla demagogia del M5S vogliamo contrapporre, come sempre, i fatti concreti. Le società partecipate dagli enti locali sono figlie nella stragrande maggioranza dei casi delle leggi che negli ultimi vent'anni hanno spinto i comuni ad esternalizzare e aziendalizzare la gestione di molti servizi pubblici. Negli anni più recenti le cose sono cambiate e sono stati via via introdotte regole stringenti sulle società, sulle nomine, sulle deleghe e sul numero dei consiglieri di amministrazione, fino al tetto imposto dal governo Renzi ai compensi degli amministratori. All’esecutivo abbiamo chiesto, e ottenuto, di andare avanti sulla strada della trasparenza e del rigore, ben più efficace delle chiacchiere populiste dei pentastellati. Per le società partecipate dallo Stato le regole ci sono e abbiamo impegnato il governo a seguirle con la massima determinazione e coerenza. Per quanto riguarda le società degli enti locali, dove il quadro è più articolato, le stiamo drasticamente riducendo, imponendo gli stessi criteri di trasparenza previsti per quelle partecipate o controllate dallo Stato”.

Lo ha detto Antonio Misiani, deputato del Pd componente della commissione Bilancio.