• 07/11/2016

“Se davvero si vuole il bene del Partito Democratico e del Paese, si smetta di strumentalizzare e polemizzare su ogni cosa”.

- lo dichiara Marco Di Maio, deputato della presidenza del gruppo del Partito Democratico. –

“Vogliono votare per il No al referendum dopo aver votato la riforma per tre volte in Parlamento? Va bene. Vogliono votare per il No al referendum dopo aver chiesto, e ottenuto, un impegno a modificare la legge elettorale come condizione indispensabile per sostenere la riforma? Va bene, lo facciano. Ora però, non strumentalizzino un drappello di contestatori (peraltro immediatamente zittiti) dicendo che il segretario, e chi si sta impegnando per Sì, li vuole cacciare; perché è un vittimismo non degno della loro storia e irrispettoso della realtà. Il PD – prosegue il deputato Dem - ha compiuto ogni sforzo possibile per tenere unito il partito su una sfida fondamentale come la riforma della seconda parte della Costituzione, che è la ragione per cui due anni e mezzo fa tutti i dirigenti nazionali del partito scelsero di far nascere questo Governo e proseguire la legislatura. Lo ha fatto anche con un accordo sottoscritto di modifica dell'Italicum”.

“Forse si sperava che non si raggiungesse questo accordo per avere un alibi, - conclude Di Maio - ma allora si dica chiaramente a tutti che l'obiettivo è far saltare il banco, spaccare il Pd e rimandare a data da destinarsi l'opportunità per l'Italia di diventare un Paese moderno”.