• 22/02/2017

“Prima di un simile passo, proverò ancora a verificare se è possibile far vivere nel Pd un punto di vista di sinistra”

“Amici e compagni che stimo e ai quali mi sento legato dalla condivisione di ideali e battaglie politiche hanno deciso di lasciare il Partito Democratico e i rispettivi Gruppi parlamentari.
Questo per me è un fatto doloroso e lacerante, che origina da questioni profonde che in gran parte comprendo e condivido; ed è un fatto che, purtroppo, il segretario Matteo Renzi non ha cercato di evitare.
Io, per il momento, tuttavia, non seguirò questa scelta. Prima di compiere un simile passo – che ho cercato, e non da ora, anche sul territorio, di fare in modo che nessuno desiderasse compiere – proverò ancora a verificare se vi sono le condizioni per un Pd plurale, nel quale far vivere e valere un punto di vista e una risposta politica di sinistra.
Una risposta capace – nel contesto dato – di aggredire la (crescente) disuguaglianza, valorizzare il lavoro e il talento di ciascuno, riorganizzare la partecipazione democratica, modernizzare il Paese, e tutto ciò iniziando con il riconsiderare e correggere, fin da subito, alcune soluzioni legislative in tema di lavoro, scuola, fisco, investimenti e lotta all’evasione che stanno mostrando alcuni significativi limiti”. 

Così Andrea Giorgis,dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd, su Facebook.

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