• 02/12/2015

“L’accusa di disinformazione mossa da Grillo all’Unità è un classico caso di arma di distrazione di massa”. Lo dichiara Roberto Rampi, deputato del Partito Democratico.

“L’Unità – spiega Rampi – non ha fatto altro che far bene il suo lavoro, pubblicando una lucida inchiesta sul fallimento dei 5 Stelle a Livorno. Inchiesta necessaria per capire che sa davvero si cela dietro al Movimento. Ma il rapporto di Grillo con la libertà di informazione è da sempre molto negativo, specie quando questa mette in discussione lui o il suo partito. I giornalisti che osano non fare da trombettieri del M5S finiscono nelle liste di proscrizione. I parlamentari che non la pensano come lui finiscono fuori del Movimento”.

“Ora – continua il deputato democratico - non potendo chiudere l’Unità, Grillo preferisce cambiare discorso, nel tentativo di sviare l’attenzione dai cumuli di spazzatura che in questi giorni invadono le vie del capoluogo toscano, e dalla disarmante incapacità dei grillini livornesi che ha prodotto questa situazione”.

“La sostanza, comunque, non cambia. Unità o no, a Livorno il Movimento 5 Stelle ha fallito. E l’Unità ha affrontato nella sua storia nemici ben peggiori che hanno tentato di chiuderle la bocca, non riuscendoci", conclude Roberto Rampi.