• 01/03/2017

“Con il voto di oggi la Camera affronta e risolve i nodi critici e le aberrazioni a cui la legislazione penale civile a cui erano esponeva gli orfani vittime di crimini domestici”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito democratico e relatore del provvedimento.

“Il testo approvato oggi – spiega – impedisce che l’omicida possa più godere della pensione di reversibilità del coniuge ucciso e che si intaschi, anche temporaneamente, parte della sua eredità. La pensione sarà immediatamente sospesa, così come il suo diritto a succedere. I sui beni saranno sequestrati a garanzia del pagamento dei danni subiti dai figli della vittima, e dovranno essere liquidati subito dal Giudice Penale, almeno per una quota del 50% del loro presumibile ammontare. Queste norme si applicheranno anche nei casi di omicidi commessi a danno della parte dell’unione civile. Con questa legge abbiamo posto fine a una aberrazione, anche culturale. Fino a oggi chi uccideva il proprio coniuge poteva cavarsela con una pena di 11 anni. Con la previsione della pena dell’ergastolo, le pene miti saranno da oggi impossibili. La legge prevede anche che lo Stato si faccia carico dell’assistenza medico-psicologica agli orfani di crimini domestici l’assistenza medico-psicologica, della creazione di borse di studio e del loro inserimento lavorativo”.

“Quello fatto con il contributo di tutte le forze politiche è un ottimo lavoro.  Questa legge non elimina certo le sofferenze patite dagli orfani di questi gravi delitti ma offre una risposta efficace e puntuale rispetto alle loro necessità”, conclude.