• 14/10/2016

"Le proposte del Governo sulla previdenza, comunicate nell'incontro con il sindacato, confermano l'impianto della manovra previsto nel verbale sottoscritto il 28 settembre, ma evidenziano alcune nuove criticità".  Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

"In attesa di avere dal Consiglio dei ministri di domani i testi dei provvedimenti e l'entità delle risorse che verranno impiegate - prosegue - sulla base delle notizie fin qui pervenute facciamo alcune prime osservazioni: la lista dei lavori "gravosi" esaminata è completata oggi è positiva perché recepisce buona parte delle nostre richieste: risulta che siano compresi, tra gli altri, gli operai dell'edilizia, le maestre d'asilo e di scuola materna, gli infermieri, i macchinisti delle ferrovie e i camionisti. Categorie sottoposte a lavori particolarmente stressanti, che potranno accedere all'APE agevolata e rientreranno tra i lavoratori precoci che potranno andare in pensione con 41 anni di contributi (se avranno maturato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età)". 

"Le criticità - spiega Damiano - riguardano l'APE normale, anche se il costo previsto del 7% all'anno è stato ridotto a meno del 5%; gli anni di contributi necessari per accedere all'APE agevolata (30 anni per i disoccupati e 36 per gli altri). Si tratta di una novità, mai apparsa prima nella discussione, che configura l'intervento come pensione di anzianità e non di vecchiaia (63+36, torniamo a quota 99?)". 

"Infine, non abbiamo notizie sull'ottava salvaguardia degli esodati e su Opzione Donna: si tratta di due temi, per noi essenziali, che fanno parte del pacchetto previdenziale e la cui soluzione influenzerà il giudizio complessivo sulla manovra. Non vorremmo che, come è già avvenuto nel passato, a qualcuno venisse in mente di attingere risorse dai Fondi appositamente costituiti per dirottarli per altri scopi", conclude.