• 14/06/2016

“La riunione di oggi sulla previdenza con le parti sociali è sicuramente una tappa importante e attesa per individuare correzioni a un sistema che, nel corso degli ultimi anni, ha visto molte persone penalizzate dal cambio dei criteri di accesso alla pensione. Vogliamo però portare all’attenzione la questione, assai delicata e non adeguatamente presa in considerazione, dei lavoratori ormai ex mobilità in deroga”. Lo scrivono in una lettera inviata al ministro del Lavoro Poletti e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Nannicini i deputati del Pd Burtone, Battaglia, Cuomo, Vico e Cassano.

“Si tratta di lavoratori che, avendo esaurito ogni forma di tutela prevista dal nostro sistema di welfare, si trovano oggi in un drammatico girone infernale. In molti casi sono persone che con i vecchi requisiti avrebbero già potuto avere accesso alla pensione e che, purtroppo, si trovano ogginell’impossibilità di potervi accedere, con l’aggravante di non avere alcuna forma di tutela per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e,  soprattutto al Sud, con l’impossibilità di poter aspirare a una nuova occupazione. Tra le proposte in campo si leggono alcune che riguardano la possibilità di anticipare i requisiti, anagrafici e contributivi,  per poter beneficiare della pensione, anche con la previsione di una parziale penalizzazione. Riteniamo a tal proposito che alcune forme di flessibilità ulteriore debbano essere previste, magari in via sperimentale e, inizialmente, limitatamente ad alcune aree di crisi, per coloro che si trovano nelle condizioni di questa categoria. Sarebbe, pertanto, opportuno effettuare un censimento sui lavoratori ex mobilità in deroga che abbiano  superato i 58 anni di età e che si trovano oggi senza lavoro e senza ammortizzatori, una sorta di sottocategoria degli esodati. Siamo certi della vostra sensibilità e ci auguriamo che venga presto individuata una soluzione equa”.