• 03/11/2015

“L’Unione europea deve cominciare ad adottare piani di sviluppo nel settore della pesca e, più in generale, nell’agro-alimentare che siano capaci di tutelare la sostenibilità degli eco-sistemi, ma soprattutto la salubrità a tavola, con la salvaguardia della salute umana”. Lo afferma la deputata democratica Laura Venittelli, responsabile nazionale del settore Pesca e acquacoltura del Pd, in seguito alla notizia diffusa dalla stampa sulla contraffazione scoperta nei ristoranti e nelle mense in Europa, denunciato dalla Ong Oceana. L’associazione per la protezione degli Oceani e della pesca su scala globale, ha promosso un'analisi del Dna, realizzata dall'Università Cattolica di Lovanio, su oltre 280 esemplari raccolti in oltre 150 locali, tra cui ristoranti e sedi istituzionali dell’Ue.

“E’ inaccettabile che il 32% delle ordinazioni – prosegue la deputata - si tramuti in una frode al consumatore. Le istituzioni comunitarie dovrebbero cominciare ad agire attraverso piani di sviluppo sostenibili, come già ribadito, che portino verso una diversa percentuale di importazioni del pesce nell’Ue, attualmente al 65%. Non possiamo depauperare il patrimonio di tradizioni e di qualità che la pesca e il comparto ittico, sia nella cattura che nell’allevamento, per poi lasciare il fianco scoperto alla truffa alimentare”.

Per l’onorevole dem la vera battaglia sulla tracciabilità da ingaggiare e da vincere è quella che deve portare sulle tavole nelle case e nei ristoranti un pescato certificato, anche per migliorare l’apporto nutrizionale di cui sono provviste le specie ittiche.