• 05/05/2016

Lunedì al via le audizioni della Commissione sugli ecoreati e presto anche in Commissione Sanità

“Sì alla collaborazione tra gli enti, no allo scaricabarile di responsabilità dietro cui cerca di nascondersi la Regione. Il sottosegretario Degani ci ha dato ampi segnali di disponibilità. Sta seguendo da vicino l'evolvere della situazione e anche lunedì sarà a Vicenza per incontrare amministratori, autorità e gestori e lavorare assieme al territorio per trovare soluzioni”. Così i parlamentari del Pd Federico Ginato e Daniela Sbrollini commentano gli esiti dell'incontro avuto ieri con il sottosegretario Degani sul tema della contaminazione da Pfas, annunciando anche le prossime azioni in programma. All'incontro hanno partecipato anche i deputati veneti del Pd Diego Zardini, Giulia Narduolo e Diego Crivellari.

“Le priorità sono chiare e su queste ci stiamo muovendo: portare avanti il monitoraggio sulle eventuali possibili patologie collegate all'assunzione di acqua contaminata; trovare i fondi per gli interventi per dare una soluzione al problema dell'acqua potabile, che vada oltre quella temporanea dei filtri a carbone; identificare le azioni prioritarie per garantire la messa in sicurezza delle acque superficiali, sotterranee e di scarico; individuare infine le responsabilità e pretendere che chi ha sbagliato paghi” spiega il deputato Federico Ginato che già nel 2013 aveva presentato un'interrogazione sul tema e nelle scorse settimane ha invocato l'intervento della Commissione sugli ecoreati, i cui lavori prenderanno il via lunedì con l'audizione dell'assessore regionale Bottacin.

Sul tema Pfas si metterà al lavoro anche la Commissione Affari Sociali della Camera grazie all'azione della vicepresidenteDaniela Sbrollini. “Inizieremo le audizioni con il Presidente della Regione Zaia e con l’Istituto Superiore di Sanità - dice Sbrollini - e procederemo con l’ispezione della Commissione in tutti i Comuni coinvolti tra le province di Vicenza, Padova e Verona. L’emergenza inquinamento è prima di tutto un problema sanitario oltre che ambientale. Ancora una volta Luca Zaia dimostra di strumentalizzare il problema invocando ogni giorno maggiore autonomia per il Veneto e attaccando il Governo su presunte mancanze. L’autonomia che già ha la nostra Regione però non viene esercitata perché il controllo ambientale è un tema di competenza regionale come definito dal decreto legislativo 152/2006 e inspiegabilmente il Veneto è rimasto in silenzio nonostante l’Arpav avesse già nel 2013 evidenziato il problema”.