• 02/10/2017

“Il piano impresa 4.0 è uno dei progetti con la maggiore potenzialità per la cospicua disponibilità finanziaria, circa 20 miliardi tra incentivi, fondi per la ricerca e detrazioni per le start-up, ma anche uno di quelli meno conosciuti. L’On. Emanuele Lodolini, membro della Commissione Finanze della Camera, ha organizzato un pomeriggio di approfondimento con imprenditori ed istituzioni invitando l’On. Lorenzo Basso che è stato il promotore e relatore alla Camera dei Deputati della legge. L’obiettivo dell’incontro è stato presentare i primi riscontri già ottenuti nel 2017 e le linee guida per il 2018. Sotto l’aspetto dei risultati, le misure del Piano Industria 4.0 adottate per il 2017 indicano +9% rispetto all’anno scorso di investimenti in macchinari innovativi nei primi 6 mesi dell’anno.

I principali pilastri che compongono il piano riguardano: tax credit del 50% per la formazione dei dipendenti, proroga dell’iper ammortamento al 250% e super ammortamento al 140% sarà di un anno, e rifinanziamento del piano straordinario per il Made in Italy per 150 milioni di euro. Il bonus per i dipendenti dovrebbe costare allo stato circa due miliardi di euro, con l’obiettivo di raggiungere 300mila nuovi posti di lavoro. “Il Piano – ha detto Lodolini – ha il vantaggio di integrare impresa e ricerca, lavoro e tecnologia avanzata. Ma industria 4.0 ora diventa Impresa 4.0 e dentro ci sono anche i temi dell’alternanza scuola-lavoro e il piano scuola digitale”. La più importante leva di crescita occupazionale per il Paese, ma non solo. “Per il nostro territorio – ha aggiunto – si tratta di un’opportunità che deve cogliere al meglio per riuscire a risollevarsi dalla pesante crisi che ha colpito fortemente le imprese con drammatiche conseguenze economiche ed occupazionali per i marchigiani”. La sfida dell’occupazione, nei prossimi anni, vedrà una profonda modifica della geografia del mercato del lavoro: diminuiranno le richieste di impiego manuale poco specializzato mentre aumenteranno le richieste di profili qualificati. “Dovremo quindi affrontare il delicato problema della riconversione di molte figure professionali – ha concluso Lodolini – ed a tale sfida si lega necessariamente quella relativa al sistema educativo, sia nell’offerta di percorsi formativi, sia nelle metodologie di apprendimento sin dalle prime classi di istruzione al fine di agevolare o, piuttosto, garantire lo sviluppo di competenze nuove”. Nel corso della sua presentazione, l’On. Basso ha sottolineato che “il governo ha creduto subito nelle potenzialità di questo progetto. I risultati in un andamento macroeconomico sono stati positivi. All’industria 4.0 sono riconducibili oltre il 40% degli investimenti. Nell’iper ammortamento il fatturato interno per i macchinari è stato superiore a quello della Germania”. All’incontro hanno portato la loro esperienza alcuni imprenditori che a vario titolo hanno già utilizzato tali strumenti Andrea Ceccantini, Direttore Logistica di Fileni, Sandro Paradisi della Paradisi srl, Federico Maccari, Direttore di La Pasta di Camerino, Letizia Urbani, Direttore Generale di Meccano. Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Mario Pagani, Responsabile Comitato CNA industria nazionale e Paolo Manfredi, Responsabile Strategie Digitali Confartigianato hanno fornito il punto di vista dal rispettivo punto di osservazione.