• 28/09/2016

Ci sono volute 4 legislature e 15 anni di staffette tra Camera e Senato. 

Oggi, la Camera ha dato il via libera, a larghissima maggioranza, ad un provvedimento che salvaguardia i piccoli comuni, quelli fino a 5000 abitanti, il 67 % circa del totale. Ora, passa al Senato; speriamo sia la volta buona. 

L’aspettano 10 milioni di italiani che abitano in questi piccoli centri, situati prevalentemente in zone montane, spina dorsale di un’Italia spesso sconosciuta, ma ricca di cultura, storia e con un patrimonio artistico e ambientale straordinario. 

La legge punta a frenare lo spopolamento e l’abbandono, anche per prevenire i rischi e l’impoverimento del territorio. 

Un investimento pluriennale di 100 milioni di euro servirà per la riqualificazione degli immobili abbandonati, la manutenzione del territorio soprattutto quello soggetto a problemi idrogeologici, la messa in sicurezza di strade e scuole, l'acquisizione di case cantoniere e tratti di ferrovie dismesse da rendere disponibili per attività turistiche. 

C’è una piccola Italia che racchiude un grande patrimonio artistico, culturale, enogastronomico. Vogliamo siglare con queste comunità, preservandole e sostenendole, un nuovo patto di cittadinanza. 
Il voto di oggi premia il prezioso lavoro del presentatore della legge, Ermete Realacci e dei relatori, Enrico Borghi, Tino Iannuzzi e Antonio Misiani, a cui va il ringraziamento di tutto il gruppo dei Deputati PD.

Lo scrive in un post su Facebook Ettore Rorsato, presidente dei deputati Pd.