• 24/02/2016

"Il mantenimento del fattore di supporto oltre la fase temporanea che si concluderà nel 2016 è importante perché la mancata conferma della mitigazione degli incrementi patrimoniali richiesti alle banche per i prestiti alle PMI metterebbe in discussione, nel nostro Paese, circa 20 miliardi di euro di affidamenti. Analoghe iniziative sono state assunte in questi giorni in sede di Parlamento europeo e, in Italia, l'importanza del mantenimento dello SMEs Supporting Factor e' stata sottolineata in occasione delle audizioni tenute dalle Commissioni Finanze ed Attività Produttive tanto da Banca d'Italia ed ABI, quanto dalle principali associazioni imprenditoriali". Lo dichiara il deputato del Pd, Luigi Taranto, primo firmatario della risoluzione per il mantenimento del fattore di supporto delle piccole e medie imprese (SMEs supporting factor), approvata all'unanimità nelle Commissioni Finanze ed Attività Produttive della Camera con il parere favorevole del Governo. Le commissioni hanno impegnato il Governo a sviluppare ogni iniziativa utile all'avanzamento - in sede di Commissione europea e di Consiglio - del confronto e dell'approfondimento sulle ragioni del mantenimento dello strumento dello SMEs Supporting Factor.

"La contrarietà - aggiunge Marco Causi, deputato Pd e secondo firmatario della risoluzione - espressa in sede tecnica da alcune strutture della UE al mantenimento del fattore di supporto per il credito alle PMI non è comprensibile, poichè si tratta di una misura automatica, trasparente e non discrezionale, preferibile quindi a molte altre misure di politica industriale attiva sostenute e finanziate dalla stessa Unione. Speriamo che anche su questo versante nella UE prevalga il buon senso".