• 12/06/2015

“Chiediamo al governo di valorizzare lo strumento dei contratti di rete, cui aderiscono circa 9 mila imprese. Oggi infatti assistiamo ad una progressiva accelerazione del fenomeno reti: circa il 45 per cento delle imprese italiane in rete si trova in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, mentre l'Abruzzo – con lo 0,46 per cento delle imprese regionali in rete – risulta la regione più attiva. Inoltre le imprese manifatturiere in rete presentano molto spesso – secondo l'analisi dell’Osservatorio Intesa-Sanpaolo Mediocredito Italiano – un miglior posizionamento competitivo rispetto alle imprese non coinvolte in contratti di rete. Dobbiamo supportare politiche di innovazione ed internazionalizzazione delle PMI, con particolare riferimento alle opportunità di finanziamento di tali politiche nel ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei e nei programmi COSME e Horizon 2020, per far crescere le nostre imprese e le reti di imprese ed agevolare la collaborazione tra reti, università ed enti pubblici di ricerca. Sarebbe opportuno anche promuovere la diffusione e il trasferimento delle esperienze delle reti green e dei cluster tecnologici intesi come aggregazioni organizzate di imprese, università, altre istituzioni pubbliche o private di ricerca. Chiediamo infine che vi sia un coordinamento permanente tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, e le associazioni imprenditoriali e il sistema bancario nonché la possibilità dell'istituzione di un fondo con finalità di integrazione di finanziamenti regionali, riservato ad imprese aderenti a contratti di rete multiregionali e che – pur presentando gli altri requisiti richiesti in sede di bandi – non abbiano però sede nei territori delle regioni di emissione di detti finanziamenti”. Lo dichiara Luigi Taranto deputato del Pd.