• 17/04/2024

Italia fa passo indietro, Francia e Ue avanti

“La destra spinge i Pro Vita nei consultori per condizionare la libertà delle donne. Mentre in Francia il diritto all’aborto entra in costituzione e il Parlamento europeo approva una mozione perché entri nella carta dei diritti fondamentali, in Italia si rischia un inaccettabile passo indietro di 50 anni, che mette in discussione l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne sulla scelta di maternità. La premeir ha detto più volte che non avrebbe messo in discussione la legge 194, ma così da’ invece la copertura politica ad un’ingerenza e possibile colpevolizzazione delle libere e consapevoli decisioni delle donne. Chiediamo invece che siano rafforzati i consultori, nei numeri e nella diffusione, finanziando assunzioni di personale, perché oggi si trovano in grande difficoltà di organico e di fondi e non riescono a svolgere appieno l’importantissimo compito di supporto ed assistenza alla salute riproduttiva di cittadine e cittadini. Anche sul fronte della prevenzione delle gravidanze indesiderate, servono soldi per garantire la contraccezione gratuita e universale, non limitata come ha voluto il governo, ed educazione alla affettività nelle scuole per una sessualità consapevole oltre che per una cultura del rispetto in chiave antiviolenza”. Lo dichiara Sara Ferrari, capogruppo PD commissione femminicidio.