• 28/09/2016

"Apprezziamo le parole del premier Renzi di dovere avviare una riflessione su come riattivare il percorso volto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Non solo le infrastrutture strategiche sono essenziali per incentivare lo sviluppo e l'economia, oltre che  rendere più semplice e 'democratica' la mobilità di persone e merci. Da questo punto di vista la costruzione del ponte non dovrebbe essere disgiunta dalla realizzazione, dal compimento o dal perfezionamento di infrastrutture che rispondano alle previsioni di sviluppo della Sicilia sia delle politiche industriali sia delle attività produttive.

Cioè una riflessione sulle vocazioni ma anche realistica sulla capacità progettuale del Meridione e sui moltiplicatori realizzabili. Una ultima ma non secondaria riflessione è che la costruzione del Ponte per anni avvolta nel mito delle difficoltà progettuali e dello scempio ambientale è stata avversata soprattutto dalla metafisica della particolarità siciliana, alimentando la 'corda pazza' che sarà, forse, pittoresca ma è diventata una zavorra culturale. 
In sintesi, dopo l'esempio del Ponte di Patrasso per le soluzioni ingegneristiche e la crisi decennale che abbiamo alle spalle per i siciliani i tempi sono maturi per fare questo salto di qualità culturale ed economico".