• 17/12/2015

“Se fosse vero quanto riferito dal sindaco Decaro, con la nuova riforma della portualità l'unica Authority a sparire in tutta la Puglia sarebbe quella di Brindisi. Il vero problema, però, non è la semplice questione di campanile quanto lo stravolgimento della logica che, fino ad oggi, è stata alla base del Piano nazionale della portualità e della logistica, vale a dire l'accentramento della governance regionale in un unico ente di sistema. Ha ragione il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, dunque, nel dire che bisogna contrastare questa deriva". Così la deputata del Partito Democratico Elisa Mariano, dopo le dichiarazioni del sindaco di Bari Antonio Decaro.

“Qualora attuata – prosegue Mariano – una scelta di questo tipo risulterebbe fortemente penalizzante per Brindisi, la quale si ritroverebbe a essere l'unico porto in Puglia con un semplice direttore di scalo portuale, che ha competenze minime rispetto ai presidenti delle Autorità portuali. Questo vorrebbe dire non avere alcuna autonomia nel sistema dei porti pugliesi”.

"Non bisogna nemmeno nascondere, però, che in fase di programmazione delle reti Ten-T dell'Unione Europea è stato commesso un errore strategico che inevitabilmente pesa sul destino del porto di Brindisi. Bari e Taranto, infatti, risultano nodi ‘Core’, dunque principali, mentre Brindisi solo "Comprehensive", vale a dire di seconda fascia. Una posizione che certo ci penalizza ma che non ci impedirà, quando la riforma approderà nelle aule parlamentari, di valutare ogni azione utile per intervenire su questo tipo di scelte. E nel frattempo, lavoreremo in vista dell'aggiornamento dei porti delle reti Ten-T, previsto per il 2016 ma il cui iter istruttorio è già stato avviato in diversi Stati membri. Proprio nell'ambito di questo lavoro, per provare a valorizzare la posizione del porto nell'ambito della rete della mobilità europea, ho presentato una risoluzione in commissione Trasporti sul proseguimento del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi, già approvato”, conclude la deputata democratica.