• 20/04/2016

La sperimentazione di Poste Italiane di consegnare la corrispondenza a giorni alterni sta causando, anche in Emilia Romagna, ingenti disagi agli utenti e alle imprese. Nella nostra regione si sono accumulati ben 150 quintali di posta che giace nei magazzini aziendali. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione al ministero dello Sviluppo economico, insieme ai colleghi Lenzi, Maestri, Lattuca, Pagani, Boldrini, Bolognesi, Gnecchi, Incerti, Baruffi, Montroni,  per conoscere i dettagli di questa “sperimentazione” attuata da Poste e per sapere come il governo intende intervenire per risolvere una situazione penalizzante e incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio.

A mio avviso la legittima esigenza di riorganizzazione, non deve e non può inficiare l’affidabilità e la competitività dell’azienda, con il rischio di perdere considerevoli quote di mercato a vantaggio di altri competitors e a discapito della collettività e degli stessi lavoratori di Poste Italiane. Mi auguro che il governo intervenga proponendo delle soluzioni dal momento che l’azienda in questione riceve da tempo un contributo dallo Stato proprio per coprire parte dei costi del servizio universale.

Lo afferma la deputata del Pd Marilena Fabbri.