• 14/10/2014

"Le nuove sfide chiedono risposte all'altezza, nel segno dell'innovazione, e i nuovi vertici hanno mostrato di avere le idee ben chiare: l'importante, in un momento così difficile anche dal punto di vista economico, è che questo enorme salto verso l'innovazione non faccia smarrire la missione del servizio universale". Così Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati, commenta l'audizione in Parlamento di Francesco Caio, amministratore delegato di Poste Italiane, sulla situazione e sulle prospettive di sviluppo del gruppo.

"L'ingegner Caio - prosegue il deputato Pd - ha avuto il merito di collocare il proprio piano d'azione nel contesto attuale, facendo una disamina onesta delle opportunità e dei limiti come il rischio di esclusione di famiglie e imprese a bassa alfabetizzazione digitale, la contrazione del Welfare State e la necessità di ripensare l'offerta di strumenti di risparmio in un mondo 'a tasso zero'. D'altra parte, l'integrazione digitale - che l'ad di Poste conosce molto da vicino, anche per la propria storia personale – offre possibilità di crescita enormi, per un'azienda che non può permettersi il lusso di invecchiare".

"I vincoli di bilancio dei vari Paesi - conclude Meta - e il mutato scenario che ha diminuito i volumi della posta cartacea, rendono il passaggio attuale difficile per l'intero settore e in tutta l'Unione europea. Confidiamo, però che Poste Italiane sappiano mutuare le buone pratiche esistenti all'estero, migliorando in termini di qualità e di efficienza quel servizio universale che costituisce la ragion d'essere della stessa azienda. Anche e soprattutto da Poste, tra l'altro, può venire un contributo importante per allargare la platea degli italiani in grado di accedere alla crescente offerta di servizi digitali. Ci impegneremo, da parte nostra, a fare in modo che le risorse essenziali non vengano meno".