• 10/02/2015

Il tema della annunciata privatizzazione delle Poste Italiane e i suoi riflessi sui territori, inizia ad agitare il mondo politico. Questa mattina 67 deputati iscritti al gruppo del Partito Democratico guidati dal presidente dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna Enrico Borghi hanno depositato alla Camera un’interrogazione al ministro per lo Sviluppo Economico, sottoscritta tra gli altri dai deputati Iannuzzi, Braga, Realacci, Di Maio, Fanucci, De Menech sulla vicenda del ridimensionamento del servizio di Poste Italiane in aree marginali e montane.

Poste Italiane Spa - si legge nel testo dell’interrogazione - riceve significativi contributi da parte dello Stato nell’ambito della legge di stabilità per consentire agli uffici postali periferici di garantire l'erogazione dei servizi postali essenziali. Eppure il piano di riorganizzazione annunciato dall'azienda prevedrebbe, a livello nazionale, la chiusura di 455 Uffici Postali e la riduzione degli orari di apertura in 608 uffici. Ciò nonostante il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni abbia in più occasioni ricordato che con apposita delibera l’Autority ha inserito specifici divieti di chiusura degli uffici che risiedono nelle aree remote, anche a fronte di volumi di traffico molto bassi e di alti costi di esercizio.

“Poste Italiane - dice Borghi - non può perseguire logiche di guadagno a scapito delle esigenze della collettività, sacrificando uffici che ritiene "improduttivi" o "diseconomici", senza considerare che rappresentano un punto di riferimento per i cittadini dei piccoli comuni. I servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali per il presidio del territorio e la garanzia dei servizi essenziali. Il ministro deve dirci quali azioni intenda intraprendere per garantire il rispetto dei disposti stabiliti dall’Autorità per il Garante delle Comunicazioni e come si intenda intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane Spa arrechino disagi ai cittadini”.