• 03/07/2015

“Dobbiamo superare i vecchi schemi attraverso cui alcuni personaggi hanno costruito veri e propri centri di potere in Poste Italiane a discapito dell’efficienza e della funzionalità, in danno all’azienda. L’azienda Poste Italiane non può continuare ad essere esclusivamente territorio di figli, parenti, impiegati, sindacalisti, politici che ruotano intorno a poste. Si tratterebbe, questa volta sì, di un vero atto discriminatorio, nei confronti di tanti giovani disoccupati ben preparati che ne avrebbero diritto.” Lo scrive in una nota il deputato Pd Franco Ribaudo che, con una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro dell’Economia e Finanze, ha chiesto maggiore trasparenza nelle assunzioni che in questi mesi Poste dovrà effettuare.

“Il reclutamento di lavoratori da parte di Agenzie specializzate, per conto di Poste Italiane deve rispondere a principi e criteri di trasparenza e legalità, valorizzando la professionalità ed il merito. Il responsabile S.L.P. Cisl Mario Petitto perde il pelo ma non il vizio, ed insiste con l’applicazione di vecchi metodi, secondo i quali figli e parenti dei dipendenti debbano seguire un canale privilegiato. Basta con il saccheggio familistico che tanto piace a Petitto”, conclude Ribaudo.