• 07/02/2020

“Con l'accordo di ieri sera, il ministro Bonafede ha accettato di ridurre l'area di applicazione della sua riforma sulla prescrizione del 40%, perché tanti sono gli assolti in primo e secondo grado per i quali la prescrizione continuerà a decorrere. Non solo, ma ha accettato di istituire subito un tavolo di monitoraggio con avvocati, magistrati e professori che verifichi la concreta applicazione della norma, pronto a ulteriori modifiche se si registreranno storture. Questo è il risultato della mediazione del Partito democratico, altro che ripiego su posizioni giustizialiste! Ora siamo pronti a lavorare per una riforma del processo che dia tempi certi, unica cosa che interessa ai cittadini italiani. Italia viva si è chiamata fuori da questo percorso in modo inspiegabile e immotivato. Ci auguriamo cambierà idea nei prossimi giorni, perché l'alternativa è sabotare la maggioranza, con l'esito paradossale di non cambiare nulla della riforma Bonafede, di non fare la riforma del processo, di rimettere a rischio politico il Paese”.

Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Giustizia alla Camera Alfredo Bazoli.