• 08/09/2015

La decisione della Corte di giustizia europea “suona come un monito ultimativo, è urgentissimo che la riforma della prescrizione, già votata dalla Camera, esca dal limbo parlamentare per diventare al più presto legge”. E’ quanto afferma Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia a Montecitorio, commentando il richiamo a ‘disapplicare il regime della prescrizione’ nei casi di frode grave in materia Iva. “E’ fatto notorio – sottolinea l’esponente del Pd –che le frodi fiscali, alla pari dei delitti di corruzione, sono reati ad alto tasso di impunità perché restano a lungo nascosti per precisa volontà di occultarli e per oggettive difficoltà di scoperta, non prevedere termini più adeguati per celebrare il processo equivale dunque a incentivare illegalità e malaffare”.

Certo, la recente legge anticorruzione e l’ormai imminente attuazione della delega fiscale, “inasprendo le sanzioni penali, rappresentano un deciso passo avanti nel contrasto dei più gravi reati di corruzione e frode fiscale”, e tuttavia – avverte Ferranti – “se non si mette mano alla prescrizione, sospendendo il decorso dopo la condanna in primo grado e anche aumentando i termini in ragione della specificità di tali reati, avremo sempre processi falcidiati prima di poter giungere a una sentenza di merito. Una sconfitta inaccettabile per lo Stato e tutti i cittadini e le imprese oneste, un danno enorme per l’economia e un freno agli investimenti e al rilancio del Paese”.