• 15/04/2016

“Il raddoppio dei tempi della prescrizione nei reati di corruzione e contro la pubblica amministrazione è il punto di sintesi ragionevole cui si può arrivare tra le forze politiche e parlamentari. Alla Camera, ormai molti mesi fa, si raggiunse un risultato per noi soddisfacente, nel combinato disposto di aumento delle pene (e quindi dei tempi di prescrizione) per questi gravissimi reati e l'aumento specifico  dei termini di prescrizione. Il motivo era e rimane serio e attualissimo: spesso i reati di corruzione, nei quali c'è omertà e complicità, vengono scoperti dopo anni e spesso cadono in prescrizione senza arrivare, addirittura, al primo grado di giudizio. Le decisioni della Camera, che andarono oltre il raddoppio dei termini, possono certamente essere discusse e modificare. Ma a condizione che il punto di sintesi sia chiaro: raddoppio dei termini, considerato obiettivo efficace e ragionevole, come confermato più volte da importanti settori della magistratura impegnati nel contrasto a queste forme di reati e come più volte giustamente affermato dal Presidente del Consiglio Renzi”.

Così Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia dalla Camera.