• 22/01/2015

"La legge 225 del 1992 che ha istituito una cornice normativa fondamentale è ancora oggi il riferimento per la gestione delle emergenze e per le regole che disciplinano il funzionamento del sistema di aiuto, in un Paese fragile come l’Italia , soprattutto per territori in cui i rischi potenziali si sommano. Ma la necessità di procedere ad una revisione complessiva della materia è stata rappresentata in questi ultimi anni da istituzioni locali e regionali, dal Parlamento e dallo stesso Capo del Dipartimento della Protezione Civile in riferimento alla farraginosità delle norme che si sono stratificate in conseguenza di singoli eventi." lo dichiara la relatrice del provvedimento in Commissione Ambiente on. Raffaella Mariani "L’obiettivo principale del riordino è quello di coniugare semplificazione e sempre maggiore efficacia a tutela della sicurezza dei cittadini e dei loro beni primari, ricercando la maggiore coerenza possibile tra strumenti nazionali e regionali, per garantire certezza e omogeneità nelle risposte concrete date alle comunità colpite, valorizzando allo stesso tempo l’apporto indispensabile del volontariato organizzato e del sistema pubblico di Protezione Civile”. Le misure più significative in discussione : “puntare di più sulla prevenzione ci permetterà di superare la logica delle continue emergenze in cui i territori più fragili caratterizzati da una particolare frequenza di eventi calamitosi hanno vissuto gli ultimi anni. A questo si deve aggiungere la certezza delle risorse per la ricostruzione e dei tempi di intervento del sistema pubblico”.