• 08/01/2016

“Sono qui a Quarto per difendere le istituzioni dalle infiltrazioni camorristiche. Tutti i partiti hanno enormi problemi nel selezionare la propria classe dirigente, in particolare il M5S che ha dimostrato di non avere anticorpi. Considerando che il movimento grillino si ritiene una grande forza che aspira al governo delle grandi città e del Paese, questo è più che pericoloso. La camorra, da sempre, cerca di blandire chi governa e se un partito non è attrezzato, organizzato, strutturato, maturo, sono poi le istituzioni a essere in pericolo. Non solo, la camorra fa breccia nelle istituzioni e nei partiti sguarniti, soprattutto se si ritengono antisistema. La questione è politica ma anche culturale. E di questo parlamentari campani come Luigi Di Maio e Roberto Fico, che sono dei bravi ragazzi, non possono non tenerne conto. In un territorio come quello di Quarto, così martoriato da anni, dalla forte presenza camorristica e da un disastroso abusivismo edilizio, avere escluso il Pd, un partito completamente rinnovato e con un candidato di assoluta garanzia come Francesco Dinacci, è un ulteriore segno dell'infantilismo politico del Movimento Cinque Stelle”. Lo ha dichiarato il deputato democratico Leonardo Impegno al presidio del Pd di fronte alla sala consiliare del Comune di Quarto.