• 16/03/2018

"La straripante quantità di interruzioni pubblicitarie con cui la Rai ha massacrato il film Il concerto nella serata di lunedì 12 marzo, rappresenta una violazione delle norme sui tetti pubblicitari? In ogni caso è una barbarie dal punto artista e cinematografico che il servizio pubblico dovrebbe evitare". Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, che presenterà un'interrogazione sul tema.

"Il film di Radu Mihăileanu - spiega - è un'opera di grande valore. Non solo per la qualità cinematografica della pellicola ma anche perché rappresenta documento storico importante su un argomento poco conosciuto dagli spettatori italiani, come la discriminazione subita dalla minoranza ebraica nell'epoca dei regimi comunisti. Nonostante questo, il servizio pubblico ha martoriato il film con ben 5 interruzioni pubblicitarie, per un totale di 63 spot. L’ultima interruzione ha spezzato persino in due la toccante parte finale del film. Stiamo, insomma, parlando di una quantità selvaggia di pubblicità, forse eccessiva anche per una tv commerciale disinvolta, figuriamoci per il servizio pubblico. Una pratica che non solo danneggia l’integrità artistica delle opere ma crea anche inconvenienti agli spettatori, che, per esempio, nel caso de Il concerto sono dovuti andare a letto molto tardi o, per andare a letto, rinunciare alla visione del film”.

"La Rai ha rispettato in questo caso le norme sui tetti pubblicitari? Poiché il problema esiste e ha un rilevante  peso economico, forse non sarebbe opportuno che nella prossima legislatura la Vigilanza prevedesse un monitoraggio per controllare anche questo aspetto", conclude.