• 20/06/2017

“Perché il consigliere Diaconale vuole approvare i palinsesti autunnali come fossero una amara medicina? Eserciti il suo ruolo e se ritiene che il contratto di servizio non sia rispettato si comporti di conseguenza, come dovrebbero fare tutti i consiglieri”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un’intervista a Linkiesta sui nuovi palinsesti Rai.

“Il nuovo contratto di servizio – spiega - ha introdotto nuovi obblighi di pluralismo e completezza dei temi trattati per la Rai. Ad esempio, sulle tematiche dell’ambientalismo, del terzo settore, dei programmi per l’accesso. Il nuovo palinsesto non rispetta quanto prevede il contratto? Se così fosse i consiglieri avrebbero il dovere di farlo cambiare o votare contro. In due anni, da quando sono entrati in carica, i consiglieri hanno votato sostanzialmente tutto al precedente dg, spesso all’unanimità. Ma se il contratto di servizio o il pluralismo non sono rispettati, è una loro responsabilità. Diaconale ritiene che ci sia un monocolore di pensiero, in particolare a Raitre? Lo denunci nelle sedi opportune, numeri alla mano. Di certo, se nelle trasmissioni Rai c’è una voce sola o una voce prevalente, è difficile che possa essere ritenuta su posizioni vicine a quelle della maggioranza di governo: dove sarebbero tutti questi talk show vicini al centrosinistra?. Diaconale dica quali sarebbero le trasmissioni vicine al Governo ammesso che ce ne siano”.

“Se per il consigliere Rai nei palinsesti appena terminati mancava il pluralismo, e se i prossimi saranno in sostanza una copia di quelli dell’ultima stagione, si fatica a capire come mai decida di votare a favore in Cda. I consiglieri sono i garanti del pluralismo nella linea editoriale. Se non ravvisano il giusto equilibrio, possono votare contro e non appoggiare all’unanimità qualsiasi cosa gli venga sottoposta, come accaduto spesso in passato. Altrimenti le accuse lanciate servono solo a sollevare polveroni”, conclude.

Tags: