• 07/08/2014

“È grave che nel primo telegiornale nazionale ricorrano terminologie che pensavamo ormai totalmente censurate dal linguaggio comune”. Lo dichiara Khalid Chaouki commentando l’uso, da parte di una giornalista del Tg1, delle espressioni “scelta e diversità di razza” in una domanda al ministro della Salute Lorenzin durante un’edizione di ieri. “Si tratta - spiega Chaouki - di un doppio strafalcione. Scientifico, dal momento che dal punto di vista genetico il concetto di razza è inesistente: E culturale, perché il servizio pubblico rischia in questo modo di confermare in chi ascolta convinzioni che dovrebbe invece combattere”.

“In un momento – prosegue Chaouki - in cui alziamo tutti la voce per denunciare il razzismo e le discriminazioni, chiediamo alla Rai e all'Ordine dei giornalisti un impegno serio per cambiare il linguaggio nel rispetto di tutti come già ampiamente stabilito dai documenti prodotti in Italia e a livello internazionale”. “Sarebbe anzi il caso che il direttore del Tg1 facesse una verifica sul servizio in questione e prendesse tutte le iniziative necessarie perché un episodio come quello di ieri non si ripeta”, conclude il deputato democratico.