• 14/01/2016

Utilizzare i proventi del contrasto all’evasione del canone per nuovi investimenti

Oltre 40 deputati hanno sottoscritto l’interrogazione presentata come prima firmataria dalla deputata PD Patrizia Maestri riferita alle problematiche di ricezione del segnale TV Rai nelle aree di montagna. Problematica che si protrae ormai da diverso tempo, a partire dall’introduzione del digitale terrestre.

“L’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) - ha detto la deputata dem Patrizia Maestri - si è schierata con decisione a fianco dei cittadini dei comuni montani che, pur pagando da sempre il canone, non sono messi nelle condizioni di poter fruire con regolarità del servizio pubblico. È un problema noto da tempo ma che Rai Way, proprietaria degli impianti di trasmissione, non ha ancora affrontato e risolto. L’inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, consentirà di contrastarne in modo efficace l’evasione, oggi attestata ben oltre il tollerabile in un paese civile, e di reinvestire parte dei maggiori proventi in una prima riduzione della tassa che si attesta ora a 100 euro all’anno. Un dato importante ma non ancora sufficiente. E’ necessario attivare immediatamente un tavolo di monitoraggio con le regioni e i comuni per definire un piano straordinario per il potenziamento degli impianti di diffusione del segnale Rai e per porre rimedio alle problematiche di ricezione denunciate dai cittadini dei comuni montani. Chiediamo pertanto al Governo di impegnare Ray Way in questo senso, con un investimento che potrà essere finanziato con i maggiori incassi conseguenti al radicale contrasto all’evasione del canone”.