• 17/09/2015

“Le parole di Grillo sulla Rai rispondono al principio secondo cui la miglior difesa è l’attacco. Il capo di M5S strepita e si lagna per difendere gli ingiustificati vantaggi televisivi che gli sono stati regalati nelle ultime settimane”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza.

“Il post sul suo blog – spiega Peluffo – nasconde, dietro il minuzioso conteggio dei minuti, l’inconfessabile voglia matta di M5S di continuare a poter competere in tv ad armi impari grazie a trasmissioni che, come successo con i monologhi di Ballarò, paiono più vicine ai comizi in streaming della tv di Grillo che alle condizioni di parità e di contradditorio riservate, com’è giusto, agli altri partiti”.

“Quando a Vianello, Grillo se la prenda con il presidente della Vigilanza e i commissari di M5S. La decisione di audire il direttore di Rai 3 è stata, infatti, presa all'unanimità dall'Ufficio di presidenza della Commissione di vigilanza. C’è anche da aggiungere che il tema dell’audizione non sarà un episodio specifico bensì quello generale delle modalità dell’approfondimento nel talk show”.

“In altre parole, anche in questo caso il bisogno di spararla grossa ha prevalso in Grillo sul senso della realtà: quello che pare esser sul satellite è lui”, conclude Vinicio Peluffo.