• 25/01/2016

“Con la campagna contro la Rai, Grillo crede di poter trattare la tv di Stato come un qualunque suo parlamentare dissidente: non potendola controllare, la espelle”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai.

“Quando si tratta di Rai – spiega – i grillini sono più confusi del solito. In campagna elettorale, volevano privatizzarla. Appena insediati in Vigilanza Rai, occuparla o legittimare i monologhi di alcuni loro esponenti. Poi applicare le loro cervellotiche ricette sul Cda. Poi stilare le black list per stabilire gli interlocutori televisivi graditi o meno. Poi, quando si è trattato di stornare l’attenzione dal guaio di Quarto, hanno cominciato a offendere il servizio pubblico, bollandolo come fascista, e ripetuto la stessa delirante assurdità oggi, nelle ore che precedono la Giornata della Memoria. Per finire la mossa della disperazione: non potendo influenzarla come fosse il suo blog, Grillo cerca di far sì che venga spenta, di espellerla dalle case degli italiani”.

“E’ evidente che le confuse giravolte di Grillo sulla Rai tradiscono solo un obiettivo: occuparla o usarla per le necessità tattiche del momento. E questo non ci stupisce. Stupisce invece che di fronte ad attacchi tanto ripetuti e sgangherati, l’unica cosa che il presidente della Commissione Vigilanza Rai Fico sa fare, è accodarsi al suo capo e ripeterne le accuse. Fico si decida: vuol fare il presidente della Vigilanza o l’attivista di M5S?”, conclude Peluffo.