• 13/05/2016

Oggi è la giornata della spudoratezza a 5 Stelle: prima Fico si fa vanto di non avere ancora alzato il telefono per bloccare le trasmissioni Rai a lui sgradite, adesso Airola decide a chi e perché si applica il diritto d'espressione garantito dalla Costituzione”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai.

“Secondo Airola, infatti, il direttore del Tg1 Orfeo – spiega - non potrebbe rivolgere domande a nessuno. M5S vorrebbe cioè vietargli di fare il suo mestiere, e questo solo perché è chiamato a svolgerlo a un convegno del Partito democratico. E’ evidente che si tratta di un’interpretazione delirante delle libertà costituzionali. Certo, da un movimento che a parole si ispira alle mitologie democratiche ma nei fatti fa prevalere la prevaricazione e la più totale opacità, non ci si poteva aspettare molto”.

“Per M5S le regole, d’altronde, si devono essere applicate con durezza per i nemici, come Pizzarotti, e derogate per gli amici come  Nogarin”, conclude.