• 22/05/2017

Post su Fb di Ettore Rosato , presidente deputati pd

A riportare nelle giuste dimensioni paragoni esagerati con San Francesco, c'ha già pensato mons. Parolin.
Ora c'è da smontare l'enorme panzana che è la copertura del reddito di cittadinanza che Beppe Grillo vorrebbe concedere agli italiani indigenti.
Servirebbero 20 miliardi di euro l'anno che un ipotetico governo 5 stelle raccoglierebbe dal solito elenco di tagli sempreverdi, irrealizzabili, o da misure già prese. Tutto comunque assolutamente insufficiente per raggiungere quella cifra: aumento di tasse per banche e assicurazioni, tagli ai costi inutili, come ai finanziamenti ai partiti (quali? li abbiamo aboliti noi) o ai fondi per l'editoria (un'occasione imperdibile per un colpo alla libertà d'informazione). Infine, addio al Cnel (una decina di milioni di euro di costo che avevamo provato ad abolire con il loro voto contrario ....).
Insomma, la classica ricetta grillina: tanta demagogia condita da nessun numero realistico, un bel po' di bufale e un pizzico di avventurismo, tanto è sulla pelle degli altri.
Il contrario di quello che abbiano fatto noi, con misure per la lotta alla povertà che abbiamo approvato e finanziato, e con il Jobs Act che ha creato occupazione per chi cerca un lavoro e non un sussidio a vita.