• 27/11/2016

"Sono d'accordo con Renzi: bisogna sfuggire all'alternativa tra Donald Trump e Angela Merkel. Sono in disaccordo se il Premier, per farlo, propone di rispolverare la disastrosa Terza via di Clinton e di Blair: non è questa la strada per passare dal liberismo, che ho sempre combattuto, al laburismo, che ho sempre sostenuto. Per passare, cioè, dalle politiche del rigore a quelle della crescita". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

"In questa cattiva e singolare battaglia per il Referendum - prosegue - il più sorprendente è l'ex Premier Mario Monti, sostenitore del NO. Accusa Renzi di essere amico dell'establishment europeo perché nemico della Camusso: può darsi. Forse, però, ha dimenticato la sanguinosa cura anti-welfare a cui ha sottoposto l'Italia, a partire dalle pensioni, per obbedire ai diktat della  Troica di Bruxelles. Cura che ci è costata, finora, 8 salvaguardie degli esodati per salvare dalla povertà oltre 160.000 lavoratori". 

"Infine pretendere, come fa Monti, che se vince il NO Renzi rimanga al Governo, è troppo comodo. Renzi farà bene a trarre le conseguenze dell' eventuale esito negativo delle sue battaglie. L'unica disgrazia da scongiurare è la eventuale formazione di un Governo tecnico", conclude.