• 02/12/2016

"L'Italia è di fronte ad una opportunità storica: può dimostrare al mondo che è capace di cambiare. E al tempo stesso di creare le condizioni per quella stabilitá politica che per decenni è sembrata impossibile da raggiungere. Basta risatine ironiche sull'ennesimo cambio di Governo. Abbiamo modo di dimostrare che siamo un Paese con la P maiuscola, in grado di realizzare quelle modifiche che da trent'anni a questa parte tutte le forze politiche dicevano di volere raggiungere, senza mai riuscirci. Questa volta ce la possiamo fare: meno burocrazia, meno parlamentari, meno costi della politica, un meccanismo più efficiente per fare le leggi e per rendere più efficace l'operato dello Stato.

E' un voto che va ben oltre i confini dell'Italia. Il mondo ci guarda, preoccupato che anche da noi possa inspiegabilmente esserci una deriva populista, analogamente a quanto successo in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Un No al referendum significherebbe grande instabilità e potrebbe avere effetti incontrollabili, non solo per l'Italia ma anche per l'Europa. E certamente spazzerebbe via, in un attimo, tutti i risultati che siamo riusciti a mettere in campo con il Governo Renzi in questi due anni e mezzo di duro lavoro. Risultati ancora piccolini, ma concreti, seri. Che indicano che il processo di riforme a cui stiamo lavorando, funziona.

Anche i nuovi dati resi noti dall'Istat continuano a confermare il calo della disoccupazione, la crescita del Pil (la ricchezza del Paese) dopo anni di stagnazione, l'aumento dei posti di lavoro, soprattutto tra donne e giovani al Sud. Non possiamo permetterci di fermare l'operato del nostro Governo. Anzi, dobbiamo proseguire più in fretta, perchè c'è ancora tantissimo da fare. Ma è innegabile - checchè ne dicano i disfattisti del No - che il Paese sta finalmente ricominciando ad andare nella giusta direzione. Ecco perchè c'è bisogno di una grande partecipazione al voto e di un netto SÌ alla riforma. Gli italiani all'estero lo sanno bene. Dai primi dati sull'affluenza sembra che ci sia una massiccia partecipazione degli elettori nel mondo e sono certa che si esprimeranno convintamente per il Sì. Chi si confronta quotidianamente con l'immagine del nostro Paese all'estero e dal 2014, dopo anni in cui si doveva vergognare delle proprie origini, ha toccato con mano l'impennata di credibilità dell'Italia grazie al nostro attuale Governo, sa meglio di chiunque altro quanto valga l'approvazione di questa riforma. Non mi stupirei se gli italiani nel mondo potessero ancora una volta dare un contributo importante all'esito del voto. Intanto un grazie sincero e caloroso a tutte/i coloro che si sono spesi con passione ed impegno a favore del Sì al referendum. Al contempo un forte invito alle elettrici/elettori in Italia a votare a favore della riforma: possiamo finalmente rendere l'Italia un Paese moderno, in linea con le principali democrazie europee. Buon voto a tutte/i. Basta un SÌ." Lo ha detto Laura Garavini, della Presidenza del PD alla Camera, commentando i primi dati sulla partecipazione al voto da parte degli elettori residenti all'estero.