• 05/12/2016

La sconfitta è per l’Italia non per Matteo Renzi

“È significativo che, a differenza del dato nazionale, il voto degli italiani all'estero sia stato fortemente a favore della riforma costituzionale. Abbiamo votato convintamente Si dappertutto. Dalla Germania, alla Gran Bretagna, dalla Francia alla Croazia, dal Belgio al Lussemburgo, passando dalla Svizzera e dalla Scandinavia. Dovunque in Europa, come pure nelle altre parti del mondo, con tassi di consenso mediamente superiori al 65%. E con un tasso di partecipazione maggiore del 30%, quindi molto elevato, nettamente superiore alle normali tornate referendarie, sui livelli delle politiche. Chi vive all'estero, a contatto con le realtà straniere, ha una consapevolezza molto maggiore di cosa significhi la stabilità politica e quanto questo voto avrebbe potuto far fare un passo avanti importante all'Italia”. Lo dice Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, eletta nella circoscrizione Europa, la quale aggiunge: “"Questa non è la sconfitta di Matteo Renzi. E' una sconfitta per l'Italia e anche per l'Europa. E' la sconfitta di tutti coloro che credevano che il nostro paese potesse finalmente cambiare. L'Italia ha perso un'occasione storica per diventare un paese più efficiente, meno burocratico, più stabile. Con il risultato odierno purtroppo le forze populiste nel nostro paese escono rafforzate. Ma si tratta soltanto di una tappa, per quanto dolorosa. La battaglia per un'Italia più moderna e più efficiente non finisce con la sconfitta odierna. Continua e si combatterà alle prossime politiche. Da qui ad allora saremo ancora più impegnati per evitare che il Paese scivoli nelle mani del populismo più becero."